Ardente Pazienza
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Ardente pazienza prende la figura di Pablo Neruda e una storia d'amore che si consuma grazie alle parole, ma non riesce a inserire nessuna passione né nei rapporti, né nell'atmosfera della pellicola.
Netflix rende disponibile dal 7 dicembre il film Ardente pazienza, una storia romantica che coniuga fantasia con la realtà e, in particolar modo, con la figura dello scrittore e poeta Pablo Neruda. Diretto da Rodrigo Sepulveda, Ardente pazienza racconta le vicende di Mario, un giovane pescatore che sogna di fare il poeta.
A distanza di quasi tre decenni da allora, il film Netflix Ardente pazienza riporta la storia sullo schermo, rivendicando la sua collocazione geografica e storica e recuperando il contesto politico del testo. E quella che ne è venuta fuori è la storia di un giovane alla ricerca del suo destino ma anche la storia di un amore, quella di un poeta e della sua gloria, e di una nazione in transizione.
È inevitabile dopo la visione di Ardente pazienza fare un confronto con Il Postino, diretto da Michael Radford e con protagonista Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta.
Ardente pazienza è senza dubbio un film mediocre, ma arriva alla sufficienza se lo si considera una semplice favola per adolescenti. Eliminare i risvolti sociali, la consapevolezza politica di Mario e attenuare ogni forma di conflitto, lo rendono un film appetibile per un pubblico composto da giovanissimi.
Ardente pazienza è il nuovo film romantico di Netflix, diretto da Rodrigo Sepúlveda. Mario è un giovane pescatore che sogna di fare il poeta. Quando diventa il postino di Pablo Neruda, si ritrova in un mondo di metafore e versi che lo aiuteranno a realizzare non solo il suo desiderio di diventare scrittore, ma anche quello di conquistare Beatriz, la donna dei suoi sogni. Nel cast troviamo Andrew Bargsted, Vivianne Dietz, Claudio Arredondo. La pellicola è ispirata al romanzo dal titolo Ardente pazienza (Il postino di Neruda) di Antonio Skármeta, da cui è tratto anche il film Il postino con Massimo Troisi.
Viviamo un momento molto difficile, c'è questa guerra, ci sono altre difficoltà, ecologiche per esempio, i giovani, adesso è un momento davvero difficile. L'ecumenismo non è un metodo per arrivare a superare tutte queste difficoltà, però dobbiamo prendere sul serio la Parola di Cristo di essere Uno. Questo non è facile adesso, con le tensioni anche nella Chiesa ortodossa. Dobbiamo avere pazienza e cercare di guardare la comunione nella misura in cui è possibile adesso.
La pazienza ardente. Perché non è possibile accettare questa divisione che crea la guerra, no. Dobbiamo creare i legami. Io sono stato per Natale in Ucraina. Abbiamo visitato le diverse Chiese, anche se fra di loro ci sono delle tensioni. Abbiamo pensato, prima della guerra, che si potesse creare l'unità delle Chiese ma non è così facile. Dunque, dobbiamo andare verso tutti. Vivere con le visite e le preghiere comuni questa unità che speriamo.
Sebbene la mia estesa esperienza come editore mi abbia portato a disdegnare i flashback, le anticipazioni e altri scaltri trucchetti, ritengo che se tu, mio caro lettore, riesci a prolungare la tua pazienza solo per un momento troverai che esiste un motivo per questo racconto di follia! 59ce067264